La pagina di benvenuto serve?
Spesso capita di arrivare su un sito e di trovare una pagina che fa da copertina, e che serve solo ad entrare nel sito, senza dare nessun’altra informazione.
A volte in questa pagina c’è solo la scelta della lingua, da cui si accede alla home page che reca menu e barre di navigazione nella lingua scelta.
Altre volte c’è una introduzione animata, con la curiosa scritta "skip intro". Ovvero: "eccomi qui, però non mi guardare". Oppure ci sono due pulsanti ancor più misteriosi: "html" e "flash".
O parte subito una piccola animazione che ci avverte di aver pazienza, perché si sta caricando l’introduzione animata, che potremo vedere dopo un paio di minuti.
In una rivista web americana c’era una fatidica frase: "7 secondi: è il tempo che basta a perdere un cliente." A volte (molto raramente) navighiamo per il puro piacere di andare a zonzo nella rete. Altre volte (99 % dei casi?) vorremmo arrivare subito all’informazione desiderata, dopo due, massimo tre clic di mouse. In tutti questi casi vale la regola dei 7 secondi.
Ma allora la pagina "vuota", che serve solo a dare il benvenuto?
Non solo è inutile, è dannosa, perché già da quella pagina si rischia che il navigatore salti da qualche altra parte.
Perché dunque si fa?
Per inerzia culturale. Tutte le volte in cui appare qualcosa di nuovo, si cerca di farlo assomigliare alla cosa vecchia che lo precedeva e che è più radicata nelle nostre esperienze.
Prendiamo il caso dell’automobile. Le prime automobili erano fatte come le carrozze. Poi pian piano si è capito che alcune cose non servivano, mentre ne servivano altre, e si è arrivati alle forme attuali delle auto. A parte l’impossibilità della cosa, ma se la prima automobile invece di sembrare una "carrozza senza cavalli" si fosse presentata subito con l’aspetto di una Smart, i nostri bisnonni non avrebbero neanche capito che si trattava di un veicolo.
Con la fotografia è accaduta la stessa cosa. Le prime fotografie imitavano la pittura, e solo dopo mezzo secolo si cominciò a capire che la fotografia poteva avere un suo linguaggio autonomo.
Il cinema invece fin dall’inizio ha messo insieme tre forme preesistenti di espressione: il teatro, il romanzo, l’immagine, e quindi ha assunto subito un suo linguaggio specifico, unificando gli altri linguaggi con la caratteristica propria del montaggio.
Anche in internet per arrivare alle strutture ipertestuali e alle interfacce grafiche del web ci sono voluti trent’anni, e la combinazione di vari linguaggi e strumenti preesistenti: il libro, il video, le immagini, le tecniche archivistiche e biblioteconomiche, le strutturazioni concettuali ad albero e a rete. Il tutto è messo insieme dalla navigazione "a vista", dove al montaggio cinematografico predisposto dal regista si sostituisce il montaggio personale che il navigatore fa a colpi di clic.
Tuttavia alcune modalità tipiche di mezzi precedenti continuano a farsi sentire.
Il sito è concepito ancora come un libro, dove il menu è l’indice, le videate sono le pagine. O almeno come un opuscolo o un depliant. E quindi sia un libro che un opuscolo hanno bisogno di una copertina. Ecco quindi la pagina di benvenuto, che non è altro che la vecchia copertina.
Ma in un sito non serve la copertina, serve la home page, ovvero un ambiente di partenza (o di rifugio, nel caso che ci si perda) da cui si può andare subito in qualunque altra parte del sito.
La home page deve contenere tutti gli elementi di orientamento: spiegazione di che cosa si tratta, dal logo ad una breve sintesi, menu principale per entrare negli altri settori, scelta di opzioni, pulsante di contatto per inviare un messaggio. Nel caso di siti in più lingue, si deve scegliere una lingua principale (la più diffusa, o quella "di casa") con cui fare l’home page, e mettere i pulsanti di scelta delle altre lingue.
E le belle animazioni in Flash? Non servono nella copertina, ma all’interno del sito, nel caso che la comunicazione abbia bisogno di animazioni. Per esempio se devo mostrare un processo di lavorazione, qualcosa che si evolve e che muta, un’azione dinamica, ho bisogno dell’animazione. Altrimenti funziona meglio un testo o una immagine fissa. Usare Flash per far girare un titolo o per far aprire la tendina di un menu (che spesso ci scappa da sotto il mouse e non si sa come farla apparire di nuovo) è come usare un Tir per portare uno zaino.
Penso che lo specifico del web non sia la multimedialità, ma il feedback in tempo reale. Se voglio vedere un film mi metto in poltrona e lo lascio scorrere per due ore. Se sto davanti al computer col mouse in mano, quando mi viene in mente qualcosa penso immediatamente al clic da fare e cerco sul monitor dove cliccare; appena clicco voglio che succeda subito qualcosa di significativo per me. Se dopo il clic mi si dice "aspetta", "clicca qui se non vuoi aspettare", o peggio appaiono forme misteriose che si compongono in un marchio, sono piuttosto contrariato e mi viene voglia di scappare.
La cosa strabiliante del web non è vedere un film nel monitor, ma collegarsi direttamente con Hollywood. Per vedere un film va molto meglio un lettore dvd e un televisore. Invece la filmografia di Benigni la trovo subito sul web. Se invece voglio scaricare un clip video o un pezzo di musica o un software, allora so che ci vuole un certo tempo, mi organizzo e magari vado a fare un’altra cosa. Ma se cerco una data o l’orario di un treno non voglio aspettare neanche dieci secondi.
Per tutte queste ragioni la pagina di benvenuto non serve, ma partiamo subito con l’home page. Non solo va evitata l’introduzione animata, ma anche una pagina statica, perché è un clic inutile, e nella costruzione di un sito tutti i clic inutili vanno evitati per arrivare ad una navigazione elegante ed essenziale, e per non approfittare della pazienza dei navigatori.
Ma se è il cliente a richiedere la pagina di benvenuto? Gli vanno spiegate con pazienza le ragioni per cui non è il caso, e va invitato a navigare per qualche giorno, annotandosi le sue impressioni, le cose che gli piacciono e quelle che lo infastidiscono. Magari possiamo suggerirgli una lista di siti "buoni" e "cattivi" su cui poi possiamo ragionare insieme. In tal modo non solo lo educhiamo, ma riusciamo a capire meglio i suoi gusti e le sue esigenze, per poterlo soddisfare meglio.
I commenti precedenti
Emanuele Marra - 22/11/2004 19:30:00
Sono parzialmente d'accordo con l'autore di questo articolo. Una forma di introduzione, secondo me, è necessaria. Purchè non sia narcisistica:bella solo da guardare, ma senza alcuna seppur minima informazione.
maria russo - 31/10/2004 19:21:45
esaustivo,chiaro...propendo per un sito in cui animazione e staticità siano nella giusta proporzione,in particolar modo per i siti destinati ai bambini che amano il movimento ed il colore ed amano essere messi nella "giusta" attesa di un evento.
Anna Rita Prioretti - 24/04/2004 00:13:59
D'accordo sul fatto che la home page deve contenere tutti gli elementi di orientamento, che le animazioni non strettamente necessarie fanno solo perdere tempo e che è importante l'aspetto educativo e di orientamento del cliente.
Efisio Sale - 23/04/2004 19:09:44
Concordo pienamente perchè quando inizio la visita di un sito mi innervosisco se devo attendere per il collegamento. A volte penso perchè il mio computer è lento oppure perchè il collegamento che utilizzo e solo non e "ADSL" ma poi analizzando bene mi rendo conto che sono le numerose animazioni inserite nella Home Page del sito!
Giorgio Comi - 15/03/2003 13:01:01
Mi trovo d'accordo con quanto scrive Umberto (mio docente nel corso Mappe mentali della Garamond). La mia attività d'insegnante ICT risulta arricchita da riflessioni di questa natura. Grazie. In ogni situazione di "innovazione" ci troviamo ad operare con strumenti che vorremmo di fatto superare, ma che ci servono appunto per costruire il passaggio. Esserne consapevoli aiuta a fare il salto di qualità.
umberto santucci - 31/10/2002 10:41:20
Caro Fabio, quando torni passi da via Caracciolo, non quando vai! Se entri in un sito vuoi arrivare subito a ciò che ti interessa. Poi puoi gironzolare qua e là. Tuttavia bisogna tener conto del tipo di sito. Se è un sito informativo (meteo, orario fs) andiamo veloci al punto. Se è un sito ludico o fantasioso può essere dolce naufragare in quel mare, come dice il buon Leopardi.
Fabio Di Marino - 30/10/2002 19:37:00
mi permetto di dissentire... io vivo a Napoli... per tornare a casa dall'Università farei prima con la tangenziale, invece passo da via Caracciolo: è così bello trovare "l'ottavo secondo" per guardare il mare!!!
Giuseppe Cialone - 18/06/2002 20:10:01
Mi trovo perfettamente d'accordo. L'uso che normalmente di fa sul WEB di Flash e Photoshop (e simili) ricorda lo specchietto delle allodole
Giovanni Viglianti - 11/02/2002 17:28:50
Il cuore dell'articolo lo vedo qui: "in un sito non serve la copertina, serve la home page, ovvero un ambiente di partenza (o di rifugio, nel caso che ci si perda) da cui si può andare subito in qualunque altra parte del sito". Certamente è uno spunto ottimo e doveroso per la progettazione di quello che si vuole comunicare. Il concetto è talmente semplice e chiaro che quasi disarma...
Giancarlo Dessì - 09/02/2002 06:52:41
Pienamente d'accordo! l'elemento che preferisco delle home page fatte con flash è quel piccolo "skip intro" (in alternativa uso il pulsante "back" del browser). Con un design curato e un po' di DHMTL che rispetti lo standard si può fare un'home page originale, relativamente veloce, bella e funzionale.
rosanna mulas - 02/02/2002 10:55:59
Finalmente una voce autorevole con cui concordo pienamente! Checchè ne dicano i vari santoni dell'espressione artistica o dell'ipertecnica delle bande di trasmissione etc. io credo che il MODO in cui facciamo le cose si rapporta allo SCOPO e quindi se voglio godermi la visione di un "cartone animato" il modo migliore per farlo NON è davanti al PC (almeno non il pc che abbiamo ora). Il pc può senz'altro essere il modo migliore per procurarmi quel "cartone animato" appunto ed il principio dovrebbe appunto essere quello di usare lo strumento più adatto allo scopo "reale" che intendo raggiungere. Forse c'è da dire che spesso nella comunicazione ci lasciamo fuorviare proprio dalla difficoltà ad individuare proprio questo: lo scopo reale della nostra azione come ha intuito anche Cosimo Nitto.
michele pagano - 27/01/2002 08:53:03
Un'analisi precisa e convincente da spedire subito agli amici colleghi di scuola che tanto si affannano a trovare la fatidica pagina di presentazione!
gianni c. de martiis - 22/01/2002 14:18:50
Per esperienza, appoggio in pieno la sua tesi. Il mio portale scolastico www.mondoscuola.it aveva in home page delle bellissime animazioni di Jacovitti, ma sembrava una copertina sulla quale cercare i "punti caldi" ed era lenta a caricarsi. Dopo un completo restyling che ha eliminato tutte le cose superflue, sto ottenendo in due mesi i risultati che non ho ottenuto in un anno.
Carlo Ercole - 19/01/2002 12:49:36
Sono sostanzialmente daccordo per quanto riguarda l'homepage. Per quanto riguarda il contenuto del sito ritengo che se si vogliono vedere cose belle e ben fatte bisogna abituare l'utente a saper aspettare. Non omologhiamoci tutti allo stile degli spot televisivi.
Alberto Thei - 17/01/2002 15:20:54
Trovo l'articolo degno di interesse e veritiero in quanto constatato per esperienza.E' meglio in 'indice'allegro
Cecilia Colombini - 15/01/2002 00:47:50
Sono completamente d'accordo, forse perchè ho una connessione "lenta" e un vecchio pentium75, ma odio tutto quello che mi fa perdere tempo. La copertina di un sito è la sua Home Page! Credo che sul web più che mai non tutto quello che si PUO' fare si DEBBA fare, soprattutto le animazioni inutili.
Cecilia Colombini - 15/01/2002 00:47:48
Sono completamente d'accordo, forse perchè ho una connessione "lenta" e un vecchio pentium75, ma odio tutto quello che mi fa perdere tempo. La copertina di un sito è la sua Home Page! Credo che sul web più che mai non tutto quello che si PUO' fare si DEBBA fare, soprattutto le animazioni inutili.
umberto santucci - 10/01/2002 16:57:12
Un clic in più fa male perché è inutile, e quindi ergonomicamente sbagliato e inelegnate. Per "copertina" intendo una pagina che non ha sufficienti elementi per giudicare che cosa c'è nel sito (per esempio solo il logo o il marchio). Se invece ha informazioni sufficienti a valutare i contenuti del sito non la chiamerei copertina ma "home page". Nell'economia di un sito web, una pagina che non contiene informazioni ma solo un titolo è inutile, e quindi non dovrebbe esserci. Il fatto di equipararla alla copertina di un libro è precisamente ciò di cui ci dobbiamo liberare quando affrontiamo il web, dai condizionamenti dell'informazione cartacea. Proprio perché i libri hanno le copertine non è il caso di metterle su un prodotto web. Anche perché, questo sì, girare un libro per vedere i risguardi o il retrocopertina è molto più facile che aspettare il caricamento di una pagina web.
Titti La Marca - 09/01/2002 21:14:01
Non sono d'accordo,una pagina di benvenuto è come la copertina di un giornale,di un libro,ci da subito l'idea di che tipo di giornale o libro sia,senza bisogno di sfogliarlo,poi,se è quello che cerchiamo,lo sfogliamo e lo compriamo,un clic in più non fa male a nessuno!!
Tommaso Lillo - 03/01/2002 19:09:59
Spesso il webmaster è obbligato a seguire le mode e le tendenze grafiche del momento, anche se contrastano con il suo modo di intendere il sito e la pagina di benvenuto....
Cosimo De Nitto - 03/01/2002 18:50:53
Sono d'accordo, ma a volte i webmaster non resistono alle tentazioni narcisistiche di mostrare "quanto sono bello e bravo io!"