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No al Trusted Computing!

francesco leonetti

Trusted Computing, ovvero computer sicuri, affidabili, più dei nostri più sinceri amici.
È questa la promessa che i "big" dell'informatica mondiale, sia hardware che software, ci stanno preparando per il prossimo futuro.
Il "Trusted computing", in forma di microchip impiantati direttamente sulla scheda madre del PC, verrà presentata come la tecnologia-panacea che ci solleverà finalmente da tutti gli assilli di virus, intrusioni, malaware, etc.

Sarà il "chip" a fidarsi del software o dei dispositivi che faremo girare e usare al nostro computer. E se il chip si fida, possiamo fidarci anche noi.

Avete capito proprio bene: portata alla estreme conseguenze questa tecnologia, in pratica, ci porterà a non decidere più noi che programma usare, in nome della sicurezza e della affidabilità, ma sarà il chip a farlo, ovvero l'industria che lo ha costruito.
Indovinate chi sarà la prima vittima di questa tecnologia? Linux.

Mobilitiamoci per contrastare questa assurdità.
Sul sito http://www.no1984.org è pubblicato l'elenco dei prodotti che stanno aderendo al Trusted Computing, da eliminare completamente dalla nostra lista della spesa!

No Trusted Computing


Filmato tratto da: http://www.no1984.org

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I commenti precedenti

claudio - 27/02/2006 12:47:40

Forse non ce ne siamo accorti ma già siamo nel tempo del TCPA...
Intel ha già preparato e messo in vendita CPU dotate del famigerato chip ( es. pentium D), Apple è passata ad Intel perchè? ecc..
Io invece sono già passato a Linux ed al software OpenSource, perchè alla mia libertà e al mio libero arbitrio ci tengo, quindi occhi aperti,orecchie spalancate e portafogli ben stretti, tanto al "Grande Fratello" interessa solo la moneta!!!

Francesca - 25/02/2006 20:29:24

No!!!
Terrificante!non posso crederci. Mi ricorda "Vanilla Sky" e Tom Cruise che chiede aiuto al "supporto Tecnologico", perchè non controlla più la sua realtà. Mi correggo. Lui stesso non sa se ancora è reale...

mario scano - 18/02/2006 19:53:29

Bè è sorprendente come certe notizie siano circondate dal silenzio e dall'indifferenza dei grandi mezzi di comunicazione. Anzi forse non è sorprendente affatto. Le mobilitazioni però servono (pensiamo alla recente direttiva Bolkestein, recentemente completamente modificata). Quindi... mobilitiamoci!

MarcoP - 18/02/2006 13:23:08

Hola,
puoi trovare altre info qui
http://marcop.clarence.com/permalink/218963.html

stavolta ti ho anticipato! ;-)