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iPodaggini metropolitane

francesco leonetti

mappa metropolitana milanoL'altro giorno mi trovavo sulla linea 1 della metropolitana di Milano. Dovevo
andare ad “Amendola-Fiera”. Mi avevano avvisato di stare attento a prendere il treno per “Molino Dorino” perché se avessi preso quello per l'altro estremo della biforcazione mi sarei trovato da tutt'altra parte. Le biforcazioni nelle linee
metropolitane sono micidiali. Se ne sbagli una, come mi capitò una volta in quella di Londra, sei spacciato. Il west-end londinese
alle volte è un'esperienza che è meglio non affontare da solo. Tra l'altro l'estremo sbagliato della mia biforcazione
andava a “Bisceglie” e per un pugliese come me la trappola era ancora più infima. Maledetti milanesi.
Pensavo a tutto questo questo quando arrivò il treno. Nel dubbio chiesi: “scusi, questo è per Molino Dorino, vero?”. “Certo! E' anche scritto lì sul tabellone, non lo vede?”. Mi sentii come Totò e De Filippo nella scena: “noio volevan savuar...”, però ora ero più tranquillo.

Mi aggiustai il colbacco e entrai.

Una volta dentro mi accorsi che erano quasi tutti accessoriati di auricolari bianchi e muovevano impercettibilmente la testa come presi dai primi sintomi del parkinson.
Ora, quando uno indossa delle cuffiette e ha lo sguardo fisso nel vuoto davanti a sé e muove impercettibilmente la testa come un ebreo in preghiera davanti al muro del pianto, non è che abbia molta voglia di parlare con chi gli sta accanto. Però la protoparkinsoniana seduta vicino a me era niente male e da buon provincialotto col colbacco non potevo lasciarmi perdere l'occasione di attaccare un minimo di bottone. Così, tanto per socializzare, mica altro.

“Cos'è?” chiesi con il migliore dei sorrisi possibili.

Niente. Neanche un cenno del capo nella mia direzione.

“Scusa, cos'è questa cosa qui?” provai ancora. Questa volta ottenni una rapida occhiata subito però rientrata nel mantra fisso verso il nulla. Allora presi coraggio e accompagnai la domanda con un leggero tocco sul braccio: “Cos'è?”, sempre con un sorriso, il migliore che potevo (il sorriso in verità non è il mio forte).

Finalmente un segno di vita aliena cominciava a manifestarsi. La tipa stacca un auricolare e un poco scocciata mi fa: “scusi?”.

immagine iPod“No, scusami tu. Non volevo disturbarti. E' che vedo che avete tutti questi auricolari bianchi appesi, che roba è?”.

“E' l'aipod”. Rispose, come se avesse detto: “è il sole” o “è l'acqua”, insomma una cosa naturale e comunissima che anche le pietre e i bimbi appena nati conoscono. Evidentemente io non ero ancora nato. Lei doveva essersene accorta e non le pareva vero che ci fosse in giro ancora qualcuno che non sapeva cosa fosse un “iPod” (più tardi infatti scoprii che “aipod” si scrive: iPod).

Con aria mista tra intento didattico e istinto materno sfilò dalla tasca del giaccone il misterioso oggetto da cui proveniva il filo bianco degli auricolari ed esclamò: “AIPOD!”.

“Oh!” feci io stupito come i bambini che fanno “oh!”.


Lei accennò un sorriso e stava per ripluggarsi con l'oggetto quando le chiedo: “e cosa ci fai con l'aipod?”.

“Oh ma davvero non lo hai mai visto?! Con questo ci ascolti la musica, a ufo, quanta ne vuoi!”.

“Mizzica, forte, ho capito è un lettore mp3!” (non ero poi così caprone, avevo sentito parlare di questi mp3 clandestini per il web).

“Non proprio... cioè sì, se vuoi puoi considerarlo anche così, però è qualcosa di più...”.

“e cioè?”.

“Beh, ad esempio lo puoi collegare ad un computer e con un programma apposta puoi organizzare i brani, puoi stabilire diverse cose.. guarda ti faccio vedere, ma davvero non conosci questa cosa?”.

“No, davvero. Però è forte...”.

Con una punta di entusiasmo tira fuori dallo zaino che aveva tra i piedi nientemeno che un computer portatile. Era un macintosh, l'avevo riconosciuto dalla mela.

“Guarda... “ diceva, e io guardavo. “Allora, ecco ora apro questo programma che si chiama aituns” (sotto l'icona del programma stava scritto: iTunes, un poco di inglese bisogna masticarlo eh...) “e poi...”

stava continuando ma la interrompo: “ma allora è una cosa solo per i macintosh?”.

“No, ma che dici! Lo stesso programma puoi scaricarlo a gratis anche per Windows, figurati”.

“Ah, bene”.

“allora guarda, ecco qui vedi tutta la lista dei brani mp3 che ho sul computer, sono tutti nella libreria, però posso organizzarli per album, vedi?”

Vedevo, facile e chiaro.

iTunes



“Ma dove li hai trovati tutti questi brani?”

“eh eh! Vabbe' qualche cd l'ho pure comprato e qui puoi importarne i brani, vedi?”.

Vedevo, bello.

“però la maggior parte li ho presi usando i programmi pirtupir (inglese: Peer To Peer, lo si trova scritto anche: P2P), hai presente? Laimuair (Limewire), emiul (aMule), ce n'è tanti”.

“huh huh” annuivo io, senza molta convinzione ma l'argomento al momento non mi interessava, volevo capire prima bene questo iPod. Fin qui comunque tutto molto facile, fin troppo.

“Guarda, ora collego l'iPod al computer con questo cavo... vedi? L'iPod viene riconosciuto come disco esterno e ora appare l'iconcina corrispondente nell'elenco delle risorse di iTunes. Adesso posso trasferire i brani organizzati come “pleilist” (playlist) in iTunes direttamente sull'iPod semplicemente trascinandoli... vedi?”

Vedevo. Davvero troppo facile. “Bello! E' facile!”.

“Sì, non è difficile...” mi sorrideva quasi orgogliosa la tipa.

E così ridendo e scherzando avevo imparato che in pratica usando questo iTunes potevo organizzare i brani e gli album (“playlist”) di musica mp3 (provenienti da CD audio acquistati o direttamente da internet usando circuiti vari) e poi trasferirli tutti sull'iPod (questa cosa si chiama: “sincronizzazione”). Dopodiché è sufficiente staccare l'iPod dal computer e andarsene in giro nelle metropolitane ad ascoltare buona musica invece che odore di ferro bruciato.

Ok, fin qui iPod non è altro che un lettore mp3, una versione evoluta di walkman in cui le canzoni invece di essere registrate su una cassetta, si trovano in un disco rigido, prima del computer e poi del lettore. Buono, ma non rivoluzionario.

“Molto bello, ma è un po' come un walkman, no?”

“beh, sì, se vuoi puoi vederla anche così. Però c'è anche il podcasting, eh!”

“podcasting?”

“Sì, dunque, su alcuni siti alle volte vedi un'inconcina con la scritta PODCASTING, quello significa che puoi cliccare con il tasto destro del mouse su quell'icona, quindi copiarne il collegamento, l'indirizzo insomma...”

“l'URL”

“l'URL, bravo “ - cominciava a stimarmi un poco di più di un montanaro con il colbacco - “ e poi apri sempre aituns e incolli quell'indirizzo come nuovo podcast”

iscrizione a nuovo podcast


“e che succede?”

“succede che iTunes si collega a quel sito e scarica automaticamente tutti i brani audio che quel podcast ha previsto di offrire. Quando li ha scaricati li potrai trasferire sull'iPod e sentirteli con calma andando in giro, come se fosse una radio in differita, poi ogni volta che riapri iTunes lui va a vedere se su quel podcast ci sono aggiornamenti e nel caso li scarica”

“hmmm... credo di aver capito. Invece che scaricarmi io uno ad uno i brani mp3 di un sito, è lui a organizzarli e offrirli secondo una sequenza di ascolto predefinita e questa cosa si chiama podcast”

“accidenti, bravo, è proprio così!” - ormai l'avevo conquistata.

“e quali sono questi siti che offrono audio in podcast?”

“oh, ormai ce ne sono tanti, uno dei miei preferiti è questo di Daniele Luttazzi, lo conosci?”

“Luttazzi lo conosco, certo, ma ha un sito?”

“certo, è il suo blog, lì ci pubblica anche suoi monologhi che ormai in televisione non li può dare più, così puoi ascoltarli almeno sul tuo iPod dopo esserti connesso al suo podcast”

“bello!!”

“poi anche trasmissioni radio come Caterpillar, su RadioDue, sono forti, se vuoi puoi riascoltarli in differita accedendo al loro podcast e scaricandotelo prima con iTunes e poi sull'iPod”

“molto bello!! Senti, ma se io avessi un sito e volessi pubblicare miei brani audio, discorsi, lezioni, etc., con questo podcasting... che devo fare?!”

“eh... hmm... non è difficilissimo, devi comunque avere tutto in formato mp3 e poi devi pubblicarlo sul tuo sito in un modo speciale, xml... senti io sono arrivata, siamo al capolinea, se vuoi puoi venire con me, ti faccio conoscere un mio amico webmaster che queste cose le sa fare molto bene, così ti spiega tutto lui, eh?”

“Come siamo arrivati?! Capolinea? Quale capolinea?!”

“Sì vedi, Bisceglie, era qui che dovevi venire, no?”

“er... ahem...sì sì... certo (maledetti milanesi), certo... ok, dai andiamo a trovare il tuo amico...”

Nella prossima puntata l'amico della tipa ci spiegherà come pubblicare su un sito web file mp3 in modo che possano essere scaricati in modalità podcast.

Rimanete sintonizzati!

ecco il seguito...

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I commenti precedenti

Roberto Martorana - 19/04/2010 23:13:41

Interessante e ironico come al solito.

MONTANARI Massimiliano - 16/04/2010 21:05:36

Curioso modo di approccio al podcast, ogni modalità ( lecita naturalmente ) è utile per apportare conoscenza.
Ciao da Max

Daniela Massimiani - 16/04/2010 15:39:27

Interessante...come sempre caro Prof. ci stupisci!
Alla prossima puntata! :-)

Montebello Nicoletta - 16/04/2010 15:39:23

Ottima descrizione,chiara e soprattutto molto divertente. Vediamo il seguito...

Valter Farris - 13/04/2010 17:15:37

bello, coivolgente, chiaro. ma non ci hai detto la cosa più importante: con la tipa come è andata finire?

tiziano ferro - 01/08/2009 12:21:26

bravo

tosi giorgio - 16/10/2007 22:23:41

ciao sono appassionato di podcast e quindi so bene di cosa parli, e' un'attivita' molto bella e interessante che l'ipod ha ulteriormente accentuato.Un saluto ik2du
www.notiziedigitali.it

Domenico Paradiso - 28/02/2007 21:37:54

La prossima volta guarda meglio le indicazioni :-P

Giovanna - 25/02/2007 23:35:54

Tadaaa!
sempre ottimo coordinatoredidatticofleo!
giovanna

Giancarlo Lucioli - 23/03/2006 09:57:31

Ho capito che 'chi si ferma è perduto!' ma questo mondo tecnologico corre a mille all'ora! Come si fa a stare dietro a tutto? Perfino il termine era completamente tabù. Bene vuol dire una occhiata la darò anche a questo capitolo aipodiano.
è introdotto in maniera eccellente.

umberto santucci - 17/03/2006 17:10:43

sei un maestro nello spiegare le cose con leggerezza ed umorismo! Bravo!!

Alfonso grieco - 17/02/2006 16:14:57

e molto bello xke' possiamo scaricare le cose

alessandra baldelli - 13/02/2006 11:01:43

non so come fai a rendere tutto così chiaro e semplice, avevo già seguito alcune lezioni sull' iPOD, anche videoconferenze senza riuscire a capire così bene, grazie, grazie , grazie!!!

enny - 02/02/2006 09:56:38

Ho trovato un divertente filmato che preannuncia il futuro dell'iPod: http://video.google.com/videoplay?docid=163331162673210702 ;-D

SABINO ADDATI - 01/02/2006 11:06:23

Caro Francesco,
mi compiaccio per la tua forma espositiva e per l'efficacia dell'insegnamento.La narrazione è risultata avvincente oltre che molto interessante.

Natalia Polimici - 30/01/2006 21:30:54

Grazie a te sono riuscita a collegarmi al sito di Luttazzi e a scaricare un podcast su iTunes.
Natalia

Emanuele Marra - 26/01/2006 01:19:38

Credevo anch'io che fosse solo un lettore mp3...che sciocco!!
Vado a leggere subito la seconda puntata. Grazie per aver colmato la mia grande lacuna informatica ;)

Benedetto Ferrante - 25/01/2006 18:52:27

Dovresti fare lo scrittore di romanzi.

Edoardo Montefusco - 25/01/2006 18:43:31

Fortissimo, Francesco! Come e forse più del solito.
Una straordinaria cronaca metropolitana, con quel pizzico di humour stile anglo.
Ma oltre la cronaca - o la leggenda - c'è una magistrale lezione di poadcasting, di e-learning, di vita.
Ciao, alla prossima!

Giovanna - 25/01/2006 12:40:55

Che più chiaro non si può... anche i link non sono male!... alla prossima, grazie!

Pier - 24/01/2006 09:41:41

Come sempre geniale...
Curioso in attesa della seconda parte....

Emanuela - 23/01/2006 09:27:58

L'ho letto tutto d'un fiato per arrivare alla fine il più in fretta possibile.
Però... quel "maledetti milanesi"... uè, io sono milanese! ;-)

Emma - 22/01/2006 23:11:05

Grazie Francesco, anch'io attendo la seconda parte ;-)

Rossella - 22/01/2006 17:08:06

... e chi si muove? Pronta a seguirti!
A presto :)

ida - 22/01/2006 16:58:46

come sarebbe bello avere insegnanti così chiari e divertenti! Sono già quì in prima fila pronta per la seconda puntata. CIAO :)

Anna Rita - 22/01/2006 15:07:07

Grande Fleo! Cosa volere di + dalla vita...Ma un iPod! Vado ad esplorare i links, in attesa della puntata number 2! Ciao:)

Graziana - 22/01/2006 14:34:18

Salve...
proprio a fagiolo quest' articolo; entro la mezzanotte di domani dovrò compilare il questionario
"Radio, Podcasting ed E-Learning". Be'...lo affronterò senza la spiacevole sensazione di non saperne nulla.
Ora che lo spiraglio è aperto, ho voglia di saperne di più.
E poi...pubblicare su siti mp3???
Mi chiedo sta cosa da un paio d' anni; figuriamoci se mi posso perdere la seconda puntata;)

Monica - 22/01/2006 13:51:51

Caro Franz (abito in Trentino A.A....),
che forza! Ma chi se la perde la seconda puntata?

Giuseppe Auletta - 22/01/2006 11:55:19

Sei grande ...fai diventare facili ...argomenti difficili!
Hai il dono della chiarezza e della semplicità.
Rimarrò sintonizzato!
Giuseppe